Nel Parco dell’Antola i coltivatori aprono i propri roseti per far degustare i raffinati prodotti a base di rose

I roseti nascosti

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Alcune proposte di itinerario:

I castelli dei Fieschi. Alla fine di maggio, nel momento della fioritura delle rose, alla scoperta dei castelli di Savignone e di Montoggio, con un itinerario che passa lungo il fiume Scrivia o un percorso tra le montagne e le gole dei ruscelli.

La pesca sportiva alla riserva di pesca al ponte di Savignone e nel lago di Val Noci ... e poi una cena al profumo di rose.

A Savignone sulle tracce dello speziale, tra il castello e il palazzo. In agosto in occasione del Fieschi Music Festival, visita guidata delle antiche sale e del roseto di Le Dalie e una passeggiata al caseificio di Autra.

Il castello di Montoggio e un roseto nel bosco. Il 16 agosto, in occasione della festa patronale di San Rocco, non mancate di fare visita ai giardini profumati e di degustare le specialità di Artemisia e di O Gatto.  

La Corte dei Fieschi a Casella e l’incontro con le rose. Per il “Matrimonio dei Fieschi” il secondo sabato di luglio un’occasione per conoscere l’ospitalità di Cascina Salvega e gustare il profumato miele di Camporotondo.

1) Colori, profumi e suoni delle rose antiche

La raccolta delle rose rugosa e muscosa avviene in giugno, da queste rose vengono prodotti lo sciroppo di rose e altre prelibatezze come la gelatina e la confettura;  lo sciroppo si degusta in acqua fresca come da tradizione o con vino bianco. 
L’azienda è una fattoria didattica e organizza laboratori di:
- Arte della potatura  delle rose
- Tecniche antiche di moltiplicazione delle rose
- Visita al laboratorio e degustazione nelle antiche sale dello speziale.
Il roseto conta rose botaniche e antiche, moderne e charleston.
La visita guidata del roseto si svolge su appuntamento.

Az. Biologica Il Giardino delle Dalie di Viviane Crosa di Vergagni, 
piazza della Chiesa 4, 16010 Savignone (Ge) tel. 339 5837572 
dalieforever@hotmail.com - www.ilgiardinodelledalie.com

2) Rose, allevamento e formaggio

Un giardino ecologico, dove le colture seguono la natura e le piante di rose sono lasciate in libertà così come le mucche, le capre, gli asinelli e tutti gli animali da cortile. I pascoli a fieno odorano a primavera di rose e fiori selvatici e nel laboratorio si produce il famoso formaggio di Alfredo.
Fattoria didattica, giardino e terrazze per degustazioni, corsi e relax. Ristorazione su prenotazione. 40 coperti, sala per banchetti.  

• Az. Agricola e Agrituristica Biologica Autra di Alfredo Bagnasco, 
località Autra 13, 16010 Moglia, Savignone (Ge) 
tel. 010 9690992 340 5278201 - autra@hotmail.it - www.autra.it/

3) Le rose e il miele

Nell’antico roseto e nel vicino orto e frutteto, tra i pascoli delle colline, si coltivano piante rare e locali, si producono vari tipi di patate liguri, si conserva la tradizione arboricola di piante mellifere.
L’azienda è raggiungibile anche dalla Alta Via dei Monti Liguri, con una piccola deviazione, per splendide passeggiate e per degustare sciroppo di rose e miele.
Passeggiate, vendita di piante e ortaggi, sciroppo di rose e miele.

÷ Azienda Agricola Camporotondo di Mariangela Valente
località Gualdrà 15, 16010 Savignone (Ge) 
tel. 010 9761053 338 1384792

4) Rose, orti e boschi

Entrando in Cascina Salvega si ha quasi la sensazione di lasciarsi alle spalle il mondo civile e ci si può abbandonare in mezzo ai campi di rose, ai bellissimi boschi di castagni e ai pascoli ove fanno furtive apparizioni, oltre a capre e pecore, anche qualche cinghiale e daino. Cascina Salvega è raggiungibile, con una piccola deviazione, anche dall’Alta Via dei Monti Liguri. Azienda agricola ed agriturismo, orto, frutteto e boschi. Vengono allevate capre col cui latte viene fatto un ottimo formaggio e pecore, polli e conigli, inoltre si trovano anche miele e salumi di propria produzione.
Ristorazione e ospitalità in camere, centro benessere e fattoria didattica.

- Agriturismo Cascina Salvega di Ottonello Rita 
loc. Salvega 38 16015 Casella (GE).
http://www.parks.it/agr/cascina.salvega/ 
tel. 338 5844712  - cascinasalvega@libero.

5) Rose tra sentori e sapori

Un giardino dei monti liguri che si organizza in fasce piccolissime; “un profumo di bosso, un gioco di verde, il canto del merlo”. I prodotti dell’orto vengono celebrati in cucina nelle ottime ricette della tradizione ligure. L’azienda è raggiungibile, con una piccola deviazione, anche dalla Alta Via dei Monti Liguri.
Ristorazione e ospitalità su prenotazione. 20 coperti, cucina fatta in casa, specialità ravioli e cacciagione, sala per banchetti.

- Agriturismo da O Gatto di Alessio Gatto
loc. Terme 1, 16026 Montoggio (Ge) 
tel. 010 9378632

6) Il roseto tra le erbe aromatiche

Nel giardino delle aromatiche 100 erbe profumate e officinali  evocatrici delle essenze mediterranee, una collezione di specie e varietà da preservare come patrimonio della biodiversità. Le rose, come le erbe, sono piante che nutrono e curano, trasformate in sciroppo o come ingrediente di piatti raffinati. Produciamo di confetture, chutney, sciroppi, miele e erbe essicate da tisana o condimento.

- Azienda Agricola Artemisia di Emanuela Annetta 
Località Carpi Superiore 6, 16026 Montoggio (Ge) tel. 347 0579001 
artemisia.montoggio@gmail.com - www.artemisia-montoggio.it

L’arte italiana dei giardini nascosti

Le aziende si aprono per mostrare il roseto e offrire le proprie specialità 

 

Come e dove ha avuto origine la coltivazione di queste rose così particolari?

Nella parte alta della valle del fiume Scrivia, tra le verdi colline alle spalle di Genova e i primi contrafforti del Monte Antola, in quasi tutti gli orti e giardini erano presenti le profumatissime rose rugosa e muscosa. I coltivatori della zona hanno deciso di riprendere questa antica tradizione per salvarla dall’oblio, e così alcuni giardini si sono ingranditi per fare spazio a nuovi cespugli di rose, e nei campi sono stati piantati roseti, che colorano e profumano il territorio.

Qual’era l’utilizzo peculiare di queste rose?

Alla raccolta, in giugno, si preparava con petali, zucchero e limone un ottimo sciroppo, da conservare gelosamente nella credenza. I petali venivano usati anche per confetture e gelatine delicate.

Per cosa si usava lo sciroppo?

Principali beneficiari di questa fragrante bevanda color rubino erano i bambini. Lo sciroppo, sciolto in acqua calda d’inverno e fredda d’estate, li fortificava e li rinfrescava; era inoltre considerato un efficacissimo rimedio contro la tosse. Ai giorni nostri costituisce un insolito ed eccellente ingrediente per bibite, cocktails, dolci, macedonie.

A cosa è dovuta l’iniziativa dei giardini aperti?

Alcuni produttori di sciroppo, riuniti in un’Associazione di valorizzazione, hanno pensato di aprire i cancelli dei loro roseti anche per far conoscere le attrattive della Valle Scrivia, dove in un ambiente quasi incontaminato si possono ammirare castelli e monumenti, si può godere delle limpide acque dei fiumi e dei torrenti per escursioni o pesca sportiva, si possono gustare i piatti tipici della cucina ligure insieme a specialità arricchite dell’ingrediente più profumato: la rosa.

Come avete pensato di avvicinare i turisti ai vostri giardini?

Con questo progetto, che invita a condividere con noi una giornata intensa, profumata e colorata: abbiamo studiato alcuni itinerari insoliti che collegano i roseti, da effettuare anche a piedi o in bicicletta, con soste nei punti di ristoro e d’interesse.

E. Annetta, Azienda Agr.Artemisia di Montoggio